Nasce nel pieno centro storico di Lucca “Mandorla”, la Comunità Alloggio Protetta con due appartamenti da 8 posti per la residenza di persone adulte con disabilità di media complessità, la cui apertura è prevista per il prossimo autunno. L’immobile conta anche su un terzo appartamento con 4 posti letto per percorsi verso la vita indipendente. I lavori di ristrutturazione organizzati e realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (FCRLU) sono appena terminati, restituendo alla città un immobile di grande valore architettonico, messo a disposizione dalla Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo (Barbantine), in una porzione del Monastero di Santissima Trinità all’interno dell’isolato compreso tra via Elisa, via del Fosso, via del Calcio e via San Micheletto.
Un’ala di questo storico palazzo è stata riorganizzata per ospitare una Comunità Alloggio Protetta, ovvero una forma di abitare supportato previsto dal catalogo delle strutture socio assistenziali della Regione Toscana, per persone adulte con disabilità che hanno bisogno di un’assistenza per incrementare le capacità di autonomia e autogestione, relazionali, sociali e di inserimento pieno nella vita della comunità.
La Comunità Alloggio si inserisce pienamente nel quadro della Legge del Dopo di Noi, per garantire anche a persone con disabilità gravi la massima autonomia e indipendenza, consentendo per esempio di continuare a vivere – anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro – in contesti il più possibile simili alla casa familiare. La comunità sarà gestita dalla Fondazione per la Coesione Sociale, ente di scopo della FCRLU che opera nel campo del welfare, e i servizi di assistenza alla persona ed educativi saranno assicurati da ANFFAS, partner di progetto fin dal suo nascere.
La ristrutturazione operata sull’immobile e il servizio di Comunità Alloggio che ospiterà sono stati presentati oggi (giovedì 27 giugno) dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, dalla presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Lucia Corrieri Puliti, da Vania Nottoli, past president e socia di Anffas Lucca, e da rappresentanti della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo.
Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco del Comune di Lucca Mario Pardini, il vicesindaco e assessore al sociale Giovanni Minniti, l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, Sara D’Ambrosio per la Provincia di Lucca e i direttori delle tre zone Distretto dell’Azienda Usl Toscana nord ovest. Per il Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità (Cerpa) presenti la presidente Piera Nobili e Elena Piantanida.
“È una struttura di grande valore storico, la cui nuova funzionalità è frutto di un percorso di ascolto dei bisogni prioritari del territorio da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ha sottolineato il presidente Marcello Bertocchini -. Il nostro obiettivo era riuscire a creare le condizioni affinché le persone con disabilità potessero avere una prospettiva differente di futuro e di vita indipendente, a partire dalla promozione delle loro capacità di autonomia. L’immobile è stato individuato al centro della città per dare un ulteriore valore all’iniziativa, inserire in una quotidianità intensa e vissuta gli ospiti della comunità. Tre anni di lavori di ristrutturazione molto accurati sono serviti di certo a riqualificare l’antico edificio proseguendo la complessiva riqualificazione della zona est della città e destinando ad una funzione pubblica una struttura privata e non utilizzata, ma soprattutto a dare alle persone con disabilità la possibilità di contare su un nuovo percorso di residenzialità e di vita più autonoma possibile”.
“Aprire questa nuova struttura nel centro della città è una scelta simbolica, ma anche decisiva per chi vi abiterà – ha ribadito Lucia Corrieri Puliti, presidente della Fondazione Coesione Sociale -. A partire dai prossimi mesi, infatti, le persone accolte nella casa potranno partecipare a pieno alla vita della città e potranno prosperare lontano da dinamiche di emarginazione. Il servizio che promuoviamo ha come radice l’idea di una casa e non di una struttura istituzionalizzante, che promuova l’autonomia e non l’assistenza, che consideri le persone non oggetto di cura, ma soggetti portatori di diritti.
In questo senso il percorso di progettazione e confronto che stiamo facendo con l’Azienda Usl Toscana nord ovest e con i Distretti sociosanitari del nostro territorio è fondamentale, unito a un dialogo molto stretto e alla partecipazione attiva del tessuto associativo e di enti del terzo settore della città. Pensiamo la casa come una risorsa e un luogo dove sperimentare percorsi di innovazione sociale e azioni di welfare culturale”.
La funzionalità dell’edificio
L’intervento di ristrutturazione e l’organizzazione degli spazi e degli arredi è stato condotto grazie all’Ufficio Tecnico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca secondo le normative regionali, ma ha riservato un’attenzione particolare all’accessibilità grazie alla collaborazione con Cerpa che ha dato preziosi suggerimenti nell’allestimento degli spazi e ha curato la progettazione degli arredi per migliorare la qualità della vita, l’accessibilità, la fruibilità e l’usabilità degli ambienti, secondo i principi del design universale.
La struttura, da cui si accede da via Elisa, si sviluppa su tre piani con tre appartamenti, due autonomi per un totale di 16 posti dedicati all’accoglienza di persone adulte con disabilità di media complessità che necessitano di supporto per la vita in autonomia. E un terzo appartamento per 4 persone, dove verrà allestita una cosiddetta “palestra di autonomia”, ovvero dove le persone con disabilità che ancora abitano in contesti familiari potranno sviluppare e consolidare capacità e competenze per emanciparsi dalla famiglia nel futuro e inserirsi in un contesto di comunità. Il piano terra è stato allestito con spazi polifunzionali aperti all’utilizzo delle associazioni del territorio.
La gestione di Mandorla
L’organizzazione della Comunità Alloggio sarà curata da Fondazione Coesione Sociale attraverso una propria Impresa sociale, in collaborazione con ANFFAS e con il contributo delle cooperative sociali Essequ per i servizi di lavanderia e pulizia e La Salute per il supporto alla gestione della cucina.
L’organizzazione dei servizi, anche grazie a un gruppo di lavoro supportato dal Centro Maria Eletta Martini con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stata costruita tenendo conto della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e dei più recenti documenti rilevanti a livello internazionale e sovranazionale, come la Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030, adottata dall’Unione europea, e il rapporto ONU A/HRC/52/32, intitolato “Transformation of services for persons with disabilities”, pubblicato nel 2023; lo scopo comune degli atti in questione è garantire il rispetto per la dignità intrinseca e l’autonomia individuale delle persone con disabilità, assicurandone la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società.
La co-progettazione a “più voci” è il titolo del convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e dalla Fondazione per la Coesione Sociale a Lucca, nell’Auditorium di San Micheletto, il 28 giugno dalle 10 alle 13.30. L’approfondimento tratterà le esperienze, i problemi e le prospettive di uno dei temi più importanti per il terzo settore, previsto anche dalla riforma approvata nel 2017.
L’evento verrà aperto dai saluti istituzionali di Marcello Bertocchini (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), di Lucia Corrieri Puliti (presidente della Fondazione per la Coesione Sociale), di Serena Spinelli (assessora Regionale alle Politiche Sociali), di Giovanni Minniti (vicesindaco del Comune di Lucca) e Luca Menesini (presidente della Provincia di Lucca).
La tavola rotonda verrà coordinata da Donatella Turri (direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale ), vedrà l’introduzione di Emiliano Frediani (Università di Pisa) e le relazioni di Luca Gori (Scuola Sant’Anna di Pisa – Centro di Ricerca Maria Eletta Martini) sul tema “Lo spazio regionale della co-progettazione” e di Giulia Boletto (Università di Pisa) su “I profili tributari della co-progettazione“.
Spazio poi alle relazioni di Alessandro Berrettini (Università di Macerata) su “La co-progettazione e il principio del risultato alla luce del nuovo codice degli appalti pubblici“, Valentina Giomi (Università di Pisa) su “Una nuova possibile frontiera: popolazione carceraria e forme di amministrazione condivisa“, Stefano Foglia (Università di Pisa) su “Co-progettazione e housing sociale: alcune esperienze di frontiera“, Silvia Luschi (Estar Toscana) su “L’esperienza dei tavoli di co-progettazione: punti di forza e questioni aperte dalla prospettiva di Estar“, Alessandro Salvi (Regione Toscana) su “Il sussidiario dell’amministrazione condivisa, un percorso di accompagnamento promosso da Regione Toscana, ANCI, Cesvot e Forum Terzo Settore“, Elisa Maggi (Cooperativa sociale Arcobaleno) su “La narrazione di un’esperienza di coprogettazione dal lato di un ETS“. Previsti infine interventi, dibattito e la conclusione dei lavori della mattinata con light lunch.
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Il report “L’estate di Alé” è una lettura partecipata del progetto Alé! – Ancora L’Estate! – 2023 per attività estive rivolte a bambini e ragazzi con disabilità residenti nell’ambito territoriale della Piana di Lucca.
Nasce dalla finalità di fornire una lettura descrittiva partecipata degli esiti del progetto per l’estate 2023. La lettura è stata organizzata attraverso la somministrazione di un questionario, interviste qualitative ai partecipanti e focus group.
Il Progetto Alé! (acronimo di “Ancora L’Estate!”) è promosso dall’Azienda Sanitaria Toscana Nord-Ovest – distretto Piana di Lucca in co-progettazione con i Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica, e con il partenariato e il sostegno di associazioni ed enti del terzo settore.
Ha portato avanti una serie di azioni per il periodo estivo, rivolte ai giovani residenti nell’ambito territoriale della Piana di Lucca tra i 3 e i 23 anni con disabilità in situazione di gravità (ai sensi della Legge 104/92 art. 3 -comma 3) che frequentano le scuole di ogni ordine e grado. Nello specifico, il progetto ha sostenuto un periodo indicativo di 4 settimane di attività a pieno regime orario nel periodo compreso tra il 12 giugno e l’8 settembre 2023. Tuttavia, nel caso di impegno orario giornaliero ridotto, il progetto prevedeva anche la possibilità di diluire la frequenza per un periodo maggiore alle indicative 4 settimane, in accordo con l’associazione che eroga il servizio.
Al fine di favorire l’inclusione e la socializzazione dei minori con disabilità e garantire un supporto al mantenimento delle capacità acquisite in continuità con il percorso scolastico, il progetto comprendeva diverse tipologie di attività, ripartite su tre linee di intervento: la Linea A, che presentava diverse attività ludico socio-riabilitative organizzate sul territorio dai soggetti partner o in collaborazione/convenzione con altre associazioni; la Linea B, che presentava interventi individualizzati di supporto per attività ludico-riabilitativa domiciliare personalizzata e/o di accompagnamento ad eventi o attività individuate dalla famiglia; la Linea C, che proponeva alcune attività trasversali e integrative rispetto alle aree precedenti (visite guidate al Museo della Fondazione Antica Zecca di Lucca o alla Casermetta San Donato, uscite di un giorno sul catamarano Elianto e una gita con pernottamento all’Isola d’Elba).
L’indagine sui risultati del Progetto Alé! è stata guidata dall’obiettivo di descrivere l’esperienza e valutare l’impatto del Progetto – anche alla luce delle implementazioni apportate a seguito delle proposte operative avanzate dal lavoro di ricerca dell’anno precedente – raccogliendo indicazioni sui punti di forza e sulle possibili criticità, in un’ottica di efficientamento di risorse e proposte di azione, in vista di una co-progettazione successiva.
Oltre ai sette Comuni citati, i soggetti partner sono stati: A.S.D Sport & Fun, A.P.S. Kreativa, Comitato Provinciale A.I.C.S. Lucca A.P.S., A.S.D. Estate Giovani, A.S.D. L’Arca di Noè, Associazione A.N.F.F.A.S. ONLUS, Fondazione Mare Oltre Onlus, Soc., Coop. Soc. La Mano Amica, Fondazione per la Coesione Sociale Onlus, Soc. Coop. Soc. L’Impronta, A.S.D. Centro Equitazione La Luna. A.P.S. Fonte del Sorriso e Fondazione Antica Zecca di Lucca. Soggetti sostenitori sono stati: A.S.D. Circolo Nuoto Lucca e APS Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale Lucca.
Nello specifico, la domanda di ricerca si è articolata per individuare i cambiamenti, per come recepiti dai partecipanti all’indagine, rispetto alla prima esperienza del progetto; valutare l’esito del progetto, soprattutto in termini di risposta alle esigenze dei fruitori; comprendere le criticità e i bisogni espressi dal territorio, in ottica longitudinale e proattiva.
L’analisi è stata realizzata grazie a un approccio di tipo mixed methods, che ha previsto la somministrazione di un questionario, per l’analisi quantitativa, e l’uso di diversi strumenti di indagine per quella qualitativa: un’osservazione in presenza dello svolgimento di un incontro tra tutti i soggetti coinvolti nella co-progettazione; 10 interviste in profondità condotte insieme ai familiari dei giovani fruitori; 6 interviste realizzate con i rappresentanti o gli operatori di alcuni enti di Terzo Settore co-progettanti; un focus group al quale hanno partecipato i professionisti (assistenti sociali) del Servizio Sociale della Zona Distretto Piana di Lucca.
Prosegue anche nel 2024 il progetto “Tutti in mare aperto” della Fondazione Oltre Mare Onlus. E’ dedicato alle associazioni che si occupano di disabilità motoria e cognitiva nel territorio di competenza di Fondazione per la Coesione Sociale che sostiene il progetto.
Potrà contare su 25 uscite in mare e si svolgerà sempre a bordo di Elianto, il primo catamarano completamente accessibile, durante il quale le esperienze dei partecipanti rappresenteranno la realizzazione di sogni e aspirazioni che per molti erano rimaste “nel cassetto”. L’accessibilità di Elianto ha mostrato come una adeguata progettazione, realizzata grazie alla collaborazione con le associazioni stesse, abbia migliorato le possibilità esperienziali, permettendo a tutti a bordo di Elianto di vivere il mare e la barca in tutte le sue potenzialità, in breve ha consentito l’inclusione e l’accesso al mare aperto.
Nel 2024 l’obiettivo sarà lo stesso degli altri anni e cioè quello di includere, in questa bellissima esperienza,
sempre più associazioni e permettere anche a chi non ha ancora partecipato di vivere il mare a largo. Elianto
rappresenta il primo esempio di imbarcazione accessibile ponendo l’accento sul problema dell’accessibilità, dimostrando come una adeguata progettazione può risolverla e permettere una vita civile e inclusiva per tutti.
Ma tutto questo non basta, fondamentale rappresenta anche la possibilità di accedere ad una imbarcazione in
sicurezze e semplicità, grazie a porti sempre più accessibili. Con il progetto la FMO si propone di realizzare attività come uscite giornaliere ricreative e naturalistiche; uscite di educazione ambientale; regate/veleggiate costiere, d’altura, rally; ricerche marine.
Le caratteristiche principali di accessibilità portuale sono: presenza di parcheggi dedicati alla diversa abilità coperti e all’esterno; banchine accessibili; servizi igienici accessibili. Mentre a bordo si trova una passerella accessibile a poppa di Elianto per salire, attrezzature accessibili per manovrare le vele, pedana rialzata e ausili sonori per rendere accessibile la timoneria, pedane con movimento verticale per l’accesso alle cabine di poppa accessibili dove presenti servizi igienici accessibili (WC, lavandino, doccia) e per il pernotto, piattaforma di poppa accessibile con movimento verticale per accedere al mare e fare il bagno, paranchi, imbracature e sedili speciali per le disabilità maggiori.
Elianto è accessibile da poppa come altre imbarcazioni, ha l’elevatore per scendere sottocoperta come altre
imbarcazioni, ha accorgimenti per essere manovrata anche da persone con disabilità come altre imbarcazioni
ma è l’unica che permette di spostarsi con la carrozzina da poppa a prua, sia dall’esterno che dall’interno e
godere di tutte le comodità di una imbarcazione. Lo scopo di questi accorgimenti portuali e di bordo è permettere a tutti di accedere alle barche e vivere il mare in totale libertà e sicurezza.
Si tengono a Lucca e Capannori le finali nazionali di Baskin 2024. Il Palatagliate di Lucca e la palestra Don Aldo Mei di San Leonardo in Treponzio a Capannori ospiteranno le finali nazionali di questo sport inclusivo. E’ la prima volta che la Toscana accoglie le migliori otto squadre italiane di Baskin, selezionate tramite i gironi interzona d’Italia. Le squadre che si sfideranno al girone finale sono otto: Udine, Borgomanero, Isola Vicentina, Bagnatica, Cremona, Reggio Emilia, Pesaro, Ischia.
C’è attesa in particolare per le finali in programma domenica 2 giugno al Palasport di Lucca. Il logo contiene il simbolo di Lucca e Capannori e ricorda l’inclusione che caratterizza lo sport. Per gli atleti con disabilità è un’opportunità di crescita personale e di integrazione sociale che contribuisce ai risultati positivi delle squadra.
L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Lucca e dai Comuni di Lucca e Capannori e conta anche sul sostegno della Fondazione per la Coesione Sociale. Promuove l’inclusività nello sport. La presentazione si è svolta giovedì 23 maggio a Palazzo Ducale alla presenza del consigliere regionale Mario Puppa, il presidente della Provincia e sindaco di Capannori Luca Menesini, l’assessore allo Sport Fabio Barsanti, il consigliere nazionale EISI e coordinatore dell’evento Gianluca Orsi, il responsabile nazionale Baskin Antonio Cigoli, il coordinatore della Sezione Territoriale Toscana Vincenzo Suffredini e la referente Baskin Scuola Toscana Patrizia Pecchia.
E’ attivo nella zona Piana di Lucca il progetto “Alé! 2024” – Ancora L’Estate 2024” che propone divertenti esperienze estive per giovani con disabilità. Tutte le attività previste verranno presentate nel corso di un Open Day che si è svolto venerdì 24 maggio dalle ore 17 alle 20 nella sede della Fondazione per la Coesione Sociale Onlus, nel complesso di San Micheletto a Lucca.
L’iniziativa era rivolta alle famiglie e ai ragazzi interessati all’iscrizione alle attività del progetto, realizzato in co-progettazione dalla Zona Distretto di Lucca, dai Comuni dell’ambito territoriale con il partenariato e il sostegno di associazioni ed enti del terzo settore. I cittadini hanno potuto parlare con i rappresentanti delle associazioni e degli enti partner che propongono le attività, raccogliere informazioni e chiarire tutti gli eventuali dubbi. Presente anche il personale della Zona Distretto.
Il progetto Alé! promuove dunque azioni per l’estate rivolte ai giovani residenti nell’ambito territoriale della Piana di Lucca tra i 3 e i 23 anni con disabilità in situazione di gravità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo delle attività è offrire esperienze di inclusione e socializzazione e garantire un supporto per mantenere e sviluppare competenze e autonomie. Il progetto coinvolge 17 partner e 2 soggetti sostenitori: una comunità in azione per un’iniziativa di grande valenza sociale ed educativa. Insieme alla Zona Distretto Piana di Lucca dell’Azienda USL Toscana nord ovest ci sono infatti i Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica, Fondazione per la Coesione Sociale Onlus, Anffas Lucca ETS-APS, Associazione provinciale AICS Lucca, ASD Arca di Noè, APS Kreativa, Fondazione Mare Oltre Onlus, La Mano Amica Società Cooperativa Sociale, ASD Estate Giovani, Centro Equitazione La Luna ASD, Fonte del Sorriso, Cooperativa Sociale l’Impronta Onlus, A.S.D Sport & Fun, A.S.D. Circolo Nuoto Lucca, APS Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale Lucca, Mangwana APS Lucca, ASD Small Stars, ASD Freestyle Valico, ASD l’Acquario, ASD Centro Ippico Marilla.
Che cosa propone il progetto Alé
Il progetto sostiene un periodo indicativo di 4 settimane di attività nel periodo compreso tra il 10 giugno e il 13 settembre 2024. L’Ente Nazionale Sordi APS sezione Provinciale di Lucca, sostenitore del progetto, potrà rendere disponibili figure professionali quali assistente alla comunicazione – interprete LIS.
Le opzioni del progetto Alé!
Il progetto propone 3 tipologie di attività:
Area “A”: attività ludico socio-riabilitative organizzate sul territorio dai soggetti partner o in collaborazione/convenzione con altre associazioni che sono risultate idonee alla co-progettazione. La partecipazione alle attività è supportata con tutoraggio.
Area “B”: interventi individualizzati di supporto per attività ludico-riabilitativa domiciliare personalizzata e/o di accompagnamento ad eventi o attività individuate dalla famiglia non ricomprese in quelle proposte nell’Area A.
Area “C” attività trasversali e integrative rispetto alle aree precedenti. E’ possibile infatti opzionare, al momento dell’iscrizione, anche una uscite di un giorno sul catamarano Elianto per una navigazione tra Viareggio e il Parco di San Rossore, una veleggiata su imbarcazioni a Vela nello specchio d’acqua antistante il Parco Nazionale di Migliarino – San Rossore – o il Parco Marico Secche della Moloria , gita con pernottamento all’Isola d’Elba e Gita con pernottamento al Parco dell’ Orecchiella.
“Le vacanze estive, che per i bambini e le bambine – dice la direttrice della Zona distretto Eluisa Lo Presti – sono un momento di gioia, di gioco e libertà, per i bambini e le bambine con disabilità, spesso rappresentano invece un periodo difficile, di vuoto, di assenza di relazioni, di costrizione in casa. Questa è un’iniquità che nella Piana di Lucca, ormai da qualche anno, si cerca di ridurre progressivamente, con la progettazione di attività estive adattate alle esigenze delle bambine e dei bambini con disabilità, che possono così partecipare ai giochi e ai passatempi con gli altri, con i supporti appropriati e in ambienti adeguati a ciascuno, secondo le sue caratteristiche. Il progetto è cresciuto negli anni, dando così risposte migliori alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità. Anche l’estate 2024 vede la Zona della Piana di Lucca nella sua interezza ASL e Amministrazioni Comunali impegnata ad incrementare le opportunità estive, con il duplice obiettivo di dare un servizio alle famiglie e di permettere ai bambini e alle bambine con disabilità di vivere le stesse esperienze dei coetanei, in maniera più estesa e coerente possibile con le loro possibilità e i loro desideri.
Il lavoro congiunto di molteplici attori che conoscono il bambino dal punto di vista educativo, clinico, familiare, seguendolo anche durante le vacanze estive, permettono di cogliere a pieno le opportunità presenti sul territorio, rese disponibili dalla rete associativa e dai Comuni; questo ha permesso di sfruttare molte sinergie che possono attivarsi soltanto se messe in relazione e adeguatamente tenute insieme da persone con competenze educative che consentono di rimuovere le barriere prevalentemente di comunicazione all’accesso ai Centri Estivi o altre attività extra scolastiche.
Così, anno dopo anno, per passaggi successivi di miglioramento, il lavoro continuerà finché non sarà completamente abbattuto il muro che separa i bambini e le bambine con disabilità dagli altri, togliendo mattone dopo mattone, per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
La direttrice della Zona distretto augura a tutti i bambini e le bambine un’estate spensierata e curiosa, leggera e intensa, di riposo ma piena di vita.
Per iscriversi alle attività è sufficiente compilare il modulo di domanda che è possibile scaricare e stampare dal sito dell’Azienda USL Toscana nord ovest all’indirizzo https://uslnordovest.toscana.it/bandi-e-concorsi, dal sito dei Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica, dal sito delle scuole della Piana.
Si può anche contattare direttamente l’associazione o l’ente di riferimento utilizzando i recapiti indicati per ciascuno di essi nel Progetto e nel materiale informativo prodotto: la Fondazione per la Coesione Sociale Onlus ha infatti cofinanziato il progetto realizzando la brochure disponibile on line sui siti dell’Azienda USL, dei Comuni della Piana di Lucca e delle Scuole del territorio.
Per informazioni e chiarimenti ci si può anche rivolgersi all’infopoint attivo al numero telefonico 0583 472642, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17 reso disponibile da Fondazione per la Coesione Sociale.
E’ bene precisare che l’iscrizione alle attività doveva essere effettuata almeno 7 giorni prima dell’avvio della frequenza e comunque non oltre il 10 giugno (per esempio se si decide di usufruire dell’attività a partire dal 12 giugno, l’iscrizione deve essere consegnata entro il 5 giugno).
Nuove forme di povertà, nuove frontiere assistenziali e nuovi confini a identificare le cosiddette categorie deboli. Questo è il mondo sociale a cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dedica impegno e risorse. Per esso oggi crea un ente strumentale che fronteggi con efficacia le problematiche sociali. Nasce la Fondazione per la Coesione Sociale, con il duplice scopo di interagire con i bisogni in maniera puntuale e di migliorare l’efficienza delle strutture esistenti. Un grande percorso con grandi sfide, tra cui incentivare la domiciliarità, i percorsi di autonomia personale e adottare modelli alternativi al ricovero in residenze sanitarie.